Il Bloom doveva diventare un catalizzatore…

Tutti sapevamo che il Bloom doveva diventare un catalizzatore. Accelerare processi di produzione, formazione, aggregazione. Consentire ad “altri” di realizzare i loro progetti e anche di farli nascere.

Doveva mescolare la gente, travasare il pubblico. Spalancare porte, frontiere, persiane, cancelli in ferro battuto, squarci nei muri. Doveva creare lavoro. Non per forza al Bloom. Stimolare desideri di professionalità e poi fuori dalle balle. Qualcosa è andato bene, qualcosa meno.”

Aldo Castelli.



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