“Sono entrato al Bloom la prima volta il giorno della sua inaugurazione, maggio 1987, ed è difficile spiegare la sensazione provata in quegli istanti. Per me, allora ventitreenne, fu qualcosa di folgorante; nulla di simile era stato creato in precedenza e io me lo trovavo a pochi chilometri da casa. Da quel giorno in poi, per i restanti anni, è stato parte integrante della mia esistenza.”
Paolo Cantù. Musicista
Flyer del concerto degli Shandon. 2019. Nata al Bloom, la band di Olly Riva e Andrea Castelli è una colonna portante della scena ska-core italiana. Flyer del concerto di Mauro Pagani e la Wha Wha Band. Una leggenda della musica rock e blues dagli anni ’70 ad oggi – musicista della PFM, produttore ed arrangiatore per Fabrizio De Andrè, arrangiatore di Ornella Vanoni, Gianna Nannini e Roberto Vecchioni – in un live show a favore di Lila Cedius. 2002 Manifesto per il concerto dei Six Minute War Madness. 2010. La band appena formata, con Paolo Cantù, socio della cooperativa e membro degli Afterhours, e Xabier Iriondo, anch’egli degli Afterhours, aveva suonato nel 1992. I Verdena sul palco. 2016. La band bergamasca, partita dal grunge e poi arricchita nel corso degli anni con il sound degli anni ’60 e ’70, è di casa al Bloom dove ha tenuto molti concerti. I Verdena sul palco. 2016. La band bergamasca, partita dal grunge e poi arricchita nel corso degli anni con il sound degli anni ’60 e ’70, è di casa al Bloom dove ha tenuto molti concerti. Flyer del concerto dei Verdena. 2016
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